Il Fiume del Rimorso.

22.1.06 § 2



Sono un grande fan di Stephen King, ho divorato gran parte dei suoi racconti. Tra quelli che non scorderò proprio mai c'è Stand By Me, Stagioni Diverse, sicuramente uno dei più atipici ma assolutamente affascinanti per via del soggetto ma anche della scrittura magnetica e ipnotica dell'autore.
Quando sentì parlare di Mean Creek pensai subito al racconto di King, i dettagli della trama resi noti lo richiamavano fortemente.
L'ho recuperato qualche giorno fa e devo dire di essere stato piacevolmente colpito. Il soggetto richiama per certi versi Stand By Me, ma si differenzia in certi punti focali tale da rendersi assolutamente diverso.
La regia è fresca, nulla di troppo elaborato, quasi fosse orchestrata da un coetaneo dei protagonisti (il regista, esordiente, è classe '73, piuttosto giovane) e punta molto sul fiume, ambientazione principe del film, sul viso e le espressioni dei giovani interpreti.
Non voglio rivelare nulla che potrebbe "spoilerare" particolari importanti, Mean Creek non è per nulla pesante e molto godibile anche se, permettetemi un' unica puntualizzazione, il finale mi ha toccato e bisogna dare merito a questo Jacob Aaron Estes di aver realizzato un' eccellente opera prima, al di là dell'originalità del soggetto.
Il mondo degli adolescenti rappresenta un universo infinito. Si possono girare migliaia di film su di esso, ma si trascurerà sempre qualche aspetto, qualche sentimento, qualche emozione.


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§ 2 Response to “Il Fiume del Rimorso.”

  • Il libro "Stagioni diverse" di Stephen King è sicuramente uno dei migliori, se non proprio il migliore, dell'autore! Se davvero questo film ricorda 'Stand by me', spero di poterlo vedere presto..

  • Guardalo...è leggero e non è davvero male...ideale per una serata tranquilla!