Archive for novembre 2005

Ipnotizzatevi!!!

26.11.05 § 2


Dopo "Mesmerize" i System Of A Down stupiscono ancora.
"Hypnotize" è uno dei dischi più belli che le mie orecchie abbiano mai sentito!!!

Crash.

25.11.05 § 0

Mi fanno un pò sorridere questi fiocchi di neve svolazzanti fuori dalla mia finestra mentre scrivo. Sorrido perchè questo è più o meno il sognante finale di "Crash" (ma il primo ad utilizzare il barbatrucco è stato Joyce nei "Dubliners"), da Paul Haggis, come recita il trailer, sceneggiatore di Million Dollar Baby.
Crash è un film molto bello, questo non lo possiamo negare. Per quanto si possano criticare diversi aspetti nel complesso l'opera di Haggis è ben equilibrata, emozionante, forse un pò fredda in certi punti ma decisamente toccante. I temi del latente razzismo che ancora vive negli Stati Uniti, la xenofobia, la "sindrome post 9/11". Haggis intreccia diverse storie in una città che ha fatto del cosmopolitismo il suo cavallo di battaglia, criticando l'egoismo, il pregiudizio. E' il segreto di pulcinella, in pochi osano dirlo ad alta voce.
L' America ha paura. Di se stessa, di chi la comanda, di quelli che pensano di poterla comandare. La gente ha paura.
C'è una morale spicciola dietro ogni personaggio, ci sono vincitori e sconfitti, ma il manicheismo (citato anche da Kekkoz blogger di GiovaneCinefilo) non convince per la mancanza di indispensabili sfumature.
Due ore non bastano a portarci nel mondo dei personaggi. Alla fine del film non abbiamo che una timida conoscenza di ognuno di loro. L'omniscienza che Haggis ci concede, ci permette la creazione di un affresco di cui conosciamo i collegamenti (i "Crash") ma non i protagonisti.
Debole è il personaggio della Bullock, per esempio. Per capirlo abbiamo una breve telefonata e una caduta dalle scale. Tutto qui. Così per quasi tutti gli altri personaggi.
Ecco allora il limite della sceneggiatura. E' decisamente più adatta ad un serial televisivo, più episodi che approfondiscano le storie e le persone. Due ore davvero non bastano.

Nonostante questo grande limite, "Crash" ci è piaciuto. Il debito verso "21 grammi", "American Beauty" e "Magnolia" è davvero forte ed evidente, ma non penalizzante.

Coming soon..

15.11.05 § 0

Il tempo e la necessità di diversi post non c'erano, quindi racchiudiamo in questo alcune considerazioni, mini-recensioni, anticipazioni...

The Descent fa fare un bel pò di salti sulla poltrona..è costruito bene..la storia è abbastanza originale così come la gestione della luce ed il tipo di inquadrature scelto.
Unico problema...se soffrite di claustrofobia non guardatelo, sul serio, io non sapevo di avere questo problema fino alla visione del film. Incredibile l'antefatto, degno di Final Destination (a proposito è in arrivo il 3° inutile episodio)

Fucking Amal (con i cerchiolini sopra le a) è un film svedese del '98, girato in modo abbastanza rozzo ma efficace, una love story lesbico-adolescenziale che su Imdb ha una media dell'8 (a parere di chi scrive davvero esagerata). Interessante e godibile prodotto del cinema nordico, affresco dell'adolescenza difficile ed incompresa dal mondo borghese, Fucking Amal vive la sua scena più importante in un bagno. Un luogo così piccolo da sembrare una trappola e non a caso il posto preferito dove nasconderci dal mondo.

Dopo un'occhiata al sito di trailer di Apple, mi sento di consigliare una visitina di aggiornamento.
Monster House (consigliato anche da Goljadkin sul suo blog (vedi link qui a destra)) promette molto bene. Soprattutto il ragazzino cicciottello. Appena l'ho visto in movimento sono scoppiato a ridere.
Munich, Spielberg ed Eric Bana che secondo me ci sa davvero fare. Una storia scomoda e difficile.
Già il trailer mi ha emozionato.


Infine da tenere d'occhio (lo faremo anche noi) The Fountain e Three...extremes.

Di The New World potevamo farne a meno (almeno prima di averlo visto).

Cheers

Blu..

13.11.05 § 1


Sono venuto a conoscenza dell'esistenza della trilogia di Krzysztof Kieslowski da poco, grazie ad un amico che mi ha anche consigliato la visione di "Film Blu". Sebbene ciò che sta dietro al tutto, il principio basico d'ispirazione ( i tre colori della bandiera francese come simboli di libertà, uguaglianza, fraternità, tre colori, tre film) mi avesse spaventato, facendomi immaginare una trilogia molto "francese" e difficile, non è stato così. "Film Blu" è perfetto nei tagli, nelle inquadrature, nel montaggio, il regista si specchia un pò, si guarda, si ammira...si piace e così facendo taglia un pò fuori il pubblico. Per fortuna ci pensa una delle attrici più..pure..del secolo, una donna che ricorda nella sua espressività le dive della Hollywood degli anni d'oro ma che è dotata di un fascino freddo tipicamente europeo, a coinvolgere lo spettatore. La sfida è impari ed anche Kieslowski si arrende alla bellezza della sua interprete principale. Il blu domina, richiamato dall'acqua e dalla luce e con esso dominano le note di una sinfonia che celebrerà l'unione di molte persone sotto una bandiera unica ma anche la separazione di una donna dal suo passato. Il regista ci sbatte in faccia sentimenti, emozioni, personaggi, situazioni (come quella della donna che getta la bottiglia di vetro) ci chiede di capirli e di ricostruire insieme a lui il dramma di quella donna misteriosa. Noi accettiamo la sfida cercando di prevaricare la perfezione delle immagini.

Avvisi di Servizio.

12.11.05 § 0

Un paio di cosucce:

...stiamo cercando della gente per girare qualcosina soprattutto un corto che vorrei realizzare a breve. Servirebbe soprattutto un DoP o un operatore che abbia accesso ad una buona strumentazione. Qualsiasi altra figura e/o richiesta è comunque ben accetta.
La zona di lavoro è Milano-Varese. Per contatti utilizzare i commenti o il link "contattami" qui a destra (o direttamente a pellicolascaduta@gmail.com).

...andate per cortesia a sentire e commentare le tracce di "ElectroPollution" sul sito www.21g.it
I ragazzi meritano!

A breve dei post più cinematosi. Il tempo ultimamente è davvero un gran tiranno!

Esperimento!

6.11.05 § 3


Durante un montaggio mi sono capitati tra le mani degli spezzoni di "La Finestra sul Cortile". Il film e' eccezionale soprattutto per chi cerca di andare al di la' delle semplici immagini, per quelli che vogliono CAPIRE il cinema. Non e' una frase fatta, qui ce ne freghiamo delle convenzioni che vogliono i Maestri inattaccabili o alcuni film intoccabili. Credetemi. Qui si cerca di capire, di emozionarsi e di meravigliarsi. Stop. Le lezioni del signor Hitchcock sono davvero imbattibili. In particolare questa mostra come sia possibile trasformare uno spazio limitato in un microcosmo pieno di vita e misteri, un cortile che diventa il centro del mondo, descritto con l'ausilio di una sterminata abilita' narrativa e dell'impareggiabile maestria nella gestione di luci e camera. I film di Hitchcock sono tutti capitoli di un grande manuale di cinema. E quel manuale va letto, piu' e piu' volte...

Giovani arrabbiati!

2.11.05 § 4


"Natural Born Killers" lo conoscono piu' o meno tutti. Girato da Oliver Stone e firmato anche da Quentin Tarantino, "Assassini nati" e' un concentrato di visionarieta' e violenza condito da una punta di critica ai moralismi e alle restrizioni imposte dalla societa' odierna.
Meno conosciuto e' "Badlands, La rabbia giovane", primo lungometraggio di Terrence Malick ("La sottile linea rossa" e' probabilmente il suo film piu' conosciuto) praticamente identico eccezion fatta per la violentissima ironia e gli spunti piu' allucinati, esclusiva del film di Stone.
Entrambi i film si ispirano ad un fatto realmente accaduto. Una coppia di giovani che all' inizio degli anni '60 vagabonda per gli States senza meta, lasciandosi sangue e cadaveri alle spalle.
"Badlands" non colpisce allo stomaco come "Natural Born Killers", il ritmo e' decisamente piu' lento, i contorni dei protagonisti meno definiti. La voce della giovanissima Holly ci guida in questo viaggio alla scoperta di paesaggi desolati ed infiniti nel tentativo di comprendere la mente di Kit, il compagno che ha scelto di seguire pur senza capirne la folle natura.
La visione passa senza lasciare troppe tracce e solo dopo i titoli di coda ci si accorge della bellezza del film, indissolubilmente legata alla sua semplicita' e alla follia dello strano sosia di James Dean.