Fanny, Alexander e Norma Desmond

12.5.06 § 4

La mia passione cinematografica sta attraversando un periodo buio e ho visionato davvero pochi film in queste settimane. Ma è proprio in questi periodi di stanca che adoro recuperare qualche classico ancora da scoprire o film particolarmente di nicchia.

Prendiamo due film come "Viale del Tramonto" e "Fanny e Alexander".
Il primo è considerato tra i capolavori del maestro Billie Wilder, con la sua decadente atmosfera di una Hollywood che non c'è più e le bizze di una diva che non vuole rassegnarsi al decadente destino di ogni essere umano. Un film intenso, perfetto nel ritmo ed inqueitante, ma allo stesso tempo conciliante, con quel finale dove la diva ottiene ciò che vuole, Norma Desmond ritorna alla ribalta, anche se in una realtà distorta e malata.



"Fanny e Alexander", opera piuttosto recente di Ingmar Bergman (forse uno dei suoi ultimi film...) che spaventa nelle prime scene, smontando parecchio (almeno nel mio caso...) lo spettatore ma che con il passare dei minuti, incastrando perfettamente diversi tasselli, costruisce un'impianto affascinante ed emozionante, poetico e a tratti commovente.
Il personaggio di Alexander è senza dubbio una delle travi portanti dell'opera. Un bambino che si dimostra estremamente fragile in alcune situazioni salvo mostrare grande coraggio e maturità in altre. Quando il nostro punto di vista si immedesima nel suo, il mondo ci appare più nitido, i contorni netti ed è quasi più semplice distinguere il bene ed il male.

A breve altre visioni "indipendenti" e "sgamate"!!!!

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§ 4 Response to “Fanny, Alexander e Norma Desmond”

  • Anonimo says:

    Bergman mi manca, ma VIALE DEL TRAMONTO è uno dei miei film preferiti! Primo per le palle quadrate che Billy Wylder ha dimostrato di avere, nel creare un film che getta ombre sul mondo dorato e decantato di Hollywood, diventando l'opera metacinematografica per eccellenza. Secondo perchè ogni sequenza di questa pellicola è un capolavoro di tecnica ed estetica, basti vedere la scena iniziale in piscina, piuttosto che il primo piano sui polsi fasciati di Norma Desmond dopo il tentato suicidio! Il personaggio di Gloria Swanson poi è una pietra miliare del cinema e c'è poco da discutere.

    PS| di solito non faccio mai pubblicità, ma se ti può interessare, sul mio blog ho postato una piccola scheda sul film! :)

    ciao!

  • Anonimo says:

    AAAAAAAHHHH...due CAPOLAVORI!
    Su "Viale del tramonto" ho scritto qualcosa anch'io. L'ho visto di recente. Meraviglioso.

    "Fanny e Alexander" invece l'ho visto molti anni fà. Forse non a l'età giusta (andavo ancora alle elementari). E' un film che si è impresso nella memoria. Mia madre me lo fece vedere nonostante non fosse adatto ancora a me e, anche se rimasi scioccata dalla scena del vescovo bruciato vivo e dall'atmosfera cupa e pesante, lo apprezzai molto.

  • Oh....che bello questo fermento!!
    Ho letto le vostre recensioni e ho scoperto diverse cose che non conoscevo, grazie!
    Ma...non vi capita mai che certi film (soprattutto i veri capolavori) vi passino da parte a parte senza lasciare molto, salvo poi venire fuori anche parecchio tempo dopo la visione, rivelando la loro vera natura??

  • Anonimo says:

    Sì è vero, capita! E credo sia la cosa miglior per un film: quando ti cresce dentro in silenzio e te lo ritrovi tra i piedi quando meno te lo aspetti! :) Con i film più datati mi capita soprattutto di provare fascinazione per le trovate visive e tecniche utilizzate. Proprio recentemente ho visto L'INFERNALE QUINLAN di Welles: pochi giorni dopo ho dovuto rivedere l'inizio perchè c'è un piano sequenza da antologia!