Capote

6.3.06 § 3



Si è parlato tanto dell'interpretazione di Philip Seymour Hoffman in Capote tanto quanto della scontata statuetta che l' Acadademy gli avrebbe consegnato.
Molto rumore per sottolineare una performance rivelatasi davvero straordinaria.
Adoro recensire film pressochè privi di effetti speciali, ma colmi di sentimenti, emozioni e caratterizzati da una storia molto forte e Capote rientra di diritto in questa categoria, trascinato dalla prepotente interpretazione di P.S. Hoffman, dalla bellezza del soggetto e da una regia molto pulita incentrata tatticamente sulla figura del grande scrittore.
Tuttavia, l'eccessiva importanza del protagonista principale e del suo rapporto con Perry Smith, l'assassino, attrae magneticamente lo spettatore e la tematica sociale, molto forte nell'opera letteraria, qui cede il passo troppo spesso alle relazioni tra i personaggi.
Ci tengo a sottolineare anche un potenziale neo tecnico. Non ho avuto modo di sentire la voce originale di Capote, tuttavia non fatico a credere che nel doppiaggio gran parte della caratterizzazione si sia persa. Penso che la visione in lingua originale sia più che mai consigliata.
Un film splendido e malinconico, cinema d'altri tempi.

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§ 3 Response to “Capote”

  • Il film non mi attira molto ma lui è micidiale!!!Un grandissimo, gigantesco attore!

  • Già..davvero magnifico. Questo ruolo lo lancerà definitivamente..

  • NotreAnne says:

    verissimo, l'ho visto in orginale e la sua voce (abbastanza diversa dalla sua in altri film) e' quasi la cosa piu' bella. (il lato negativo e' sicuramente mi sono persa il senso profondo di un sacco di scene, ma questa e; un altra storia... :))

    Bella recensione!