
Amo "8 e mezzo"...quasi non sopporto "La dolce vita"...ho però cercato di vedere tutti i suoi film per avere una più completa visuale d'insieme.
In un noioso pomeriggio invernale ho "lanciato" nel lettore dvd "La strada", film del '54 in cui il leggendario Anthony Quinn è affiancato da Giulietta Masina, celebre moglie del regista romagnolo.
Per quanto la prima parte del film non riesca a decollare, estraniando lo spettatore senza riuscire a coinvolgerlo, è nella seconda parte che il film colpisce. "La strada" è sicuramente un' opera d'altri tempi, lontana anni luce da quello che possiamo trovare oggi in sala, da esaminare quindi con un' ottica differente. La mimica molto accentuata di Giulietta Masina, quasi più adatta
ad un vero spettacolo circense, può apparire eccessiva ma in realtà esalta la purezza di una donna a cui viene sbattuta in faccia una realtà che non può contrastare. Nella sua debolezza il personaggio di Gelsomina trova però la forza per crearsi un incredibile serenità da opporre ai modi brutali di Zampanò. E lo stesso ladro-artista-furfante comprende, anche se troppo tardi, di aver perduto non una semplice ed ingenua fanciulla ma un angelo che avrebbe potuto redimere la sua vita.
Una visione consigliata e, ripeto, da giudicare con un metro particolare. E' impressionante come l'italia sia cambiata in questi 5o anni!!!

